Donna che prende il volo con un ombrello aperto, sinonimo di libertà da convinzioni errate.

Cosa sono le convinzioni limitanti?

Cosa sono, come affrontarle e come superarle?
Sei sicuro di star usando tutto il tuo potenziale?

Tutti noi abbiamo quell’appuntamento che abbiamo saltato, quel lavoro che non abbiamo ottenuto o quell’obiettivo che volevamo tanto raggiungere ma che non siamo riusciti a conseguire.
Per quale motivo vi starete chiedendo.

La causa di questi fallimenti la possiamo ricondurre alle convinzioni limitanti.

Ma di cosa si tratta?

Tutti noi abbiamo degli schemi mentali e delle credenze che ci limitano nella nostra massima espressione.
Tali rappresentazioni mentali sono chiamate convinzioni limitanti.

Queste credenze limitanti hanno un impatto fortemente negativo sulla nostra vita perché ci bloccano.

Non riusciamo, appunto, a manifestare completamente il nostro potenziale, non cresciamo professionalmente e quindi non otteniamo quella promozione che tanto desideravamo.

Per lo stesso motivo non corriamo dei rischi e non cogliamo le nuove opportunità che la vita ci offre.

Essendo totalmente bloccati non riusciamo a raggiungere i nostri obiettivi ed ad andare avanti. In poche parole non facciamo delle buone scelte!

In poche parole
cosa sono le convinzioni limitanti mentali?

Sono storie che ci raccontiamo da soli in maniera inconscia che spesso riescono a limitarci nella vita quotidiana.

Ma perché costruiamo questi schemi mentali?

I fattori sono diversi:

  • La cultura,
  • la famiglia,
  • la società.

Questi elementi miscelati alle nostre esperienze di vita passate riescono ad influenzare le nostre credenze.

“Un pensiero è innocuo finché non ci crediamo. Non sono i nostri pensieri, ma l’attaccamento ai nostri pensieri che causa sofferenza. Attaccarsi a un pensiero significa credere che sia vero, senza indagarlo. Una credenza è un pensiero al quale siamo attaccati, spesso da anni.”

Byron Katie

Uno dei primi psicologi a trattare questo tema fu Albert Ellis.
Egli teorizzò che interpretando in maniera distorta la realtà, i suoi pazienti sviluppavano dei malesseri.

Un po' di storia

Albert Ellis, considerato il padre fondatore della terapia REBT, ovvero della terapia comportamentale razionale-emotiva (Rational Emotive Behavior Therapy/REBT), nel 1955 studiò varie forme di disagio psicologico e convenne che alcune di queste fossero una conseguenza diretta delle convinzioni limitanti.

Negli anni ’70, insieme ad Aaron T. Beck, favorirono la nascita della psicoterapia cognitivo-comportamentale e giunsero alla conclusione che, mentre processiamo un pensiero, possono verificarsi degli errori, delle distorsioni cognitive che danno origine alla nascita di convinzioni limitanti.

Ellis ritenne possibile migliorare lo stato psicologico delle persone, attraverso la trasformazione delle convinzioni limitanti, che di base sono delle credenze irrazionali, in credenze razionali.

“I migliori anni della tua vita sono quelli nei quali tu decidi che i tuoi problemi hanno a che vedere con te. Non accusi tua madre, la società o il presidente. Ti rendi conto che puoi controllare il tuo destino.”

Albert Ellis

Pensieri automatici e irrazionali

Tornando a noi, quali sono i pensieri e gli stati d’animo che attraversiamo quando siamo guidati dalle convinzioni limitanti?

Come dicevamo prima, molte volte non ci sentiamo adeguati o all’altezza in molti ambiti, altre volte ci sentiamo addirittura dei falliti, questo perché attanagliati dall’insicurezza e dalla bassa autostima, non riusciamo a raggiungere il successo.

Spesso manifestiamo le convinzioni limitanti attraverso eccessive lamentele, con pensieri troppo negativi e gestendo male il nostro tempo.

Percependo negativamente noi stessi, preoccupandoci eccessivamente e con l’ansia che la fa da padrona, procrastiniamo impegni e obiettivi.

Vogliamo che tutto sia perfetto e per paura delle critiche, spesso, fissiamo degli standard troppo alti che non riusciamo a raggiungere. Praticamente entriamo in una spirale di pensieri negativi.

Se analizziamo la struttura di questi pensieri automatici e disfunzionali, possiamo rintracciare quelli che la psicoterapia contemporanea chiama: bias cognitivi.

Bias cognitivi

I bias cognitivi sono delle distorsioni della realtà. Nel valutare fatti e avvenimenti, non riusciamo ad essere oggettivi, a tal punto che otteniamo una valutazione degli eventi totalmente soggettiva e lontana dalla realtà.

Le distorsioni del pensiero più comuni sono:

  • la visione in “Bianco e nero” della realtà con tendenza ad estremizzare le cose,
  • l’auto-svalutazione di sé attraverso una critica spietata delle proprie capacità,
  • la sensazione di sapere cosa pensano gli altri (lettura del pensiero),
    la catastrofizzazione,
  • la convinzione di poter prevedere il futuro (sfera di cristallo),
  • l’esagerazione o la minimizzazione eccessiva di un fatto,
  • filtrare gli eventi selezionando solo le parti negative,
  • la tendenza ad attribuire ad altri la responsabilità di proprie emozioni.

Queste distorsioni cognitive si alimentano con paure, incertezze e bassa autostima.

“Le nostre credenze creano una mappa del mondo che si plasma sulle nostre paure, sulle nostre incertezze, sulle nostre forze e sulle nostre conquiste. Liberarsi dalle nostre credenze o vederle per ciò che sono, ci permette di accogliere il nuovo e moltiplicare la gioia della scoperta.”

Stephen Littleword

In che modo possiamo affrontare e superare le convinzioni limitanti?

Il primo passo da compiere è riconoscere tali credenze dopo aver capito quanto ci limitano e impattano nella nostra vita.

Capire come ci si sente e come si reagisce a questo genere di pensieri. Successivamente, contestarli rimuovendo tutti i concetti disfunzionali.

In questo percorso può essere molto utile meditare e parlare di sé in maniera positiva, tenere un diario personale dove annotare le nostre sensazioni e provare a lanciarci in nuove sfide, per uscire dalla comfort zone che abbiamo creato.

Infine trasformare le convinzioni limitanti in credenze potenzianti.

Come potenziare le convinzioni limitanti?

Proviamo ad usare i nostri limiti come trampolino di lancio.

In che modo?

Cambiando il nostro modo di pensare, creando una vera e propria: ristrutturazione cognitiva.

Con il tempo e con l’esercizio diverrà sempre più facile individuare i pensieri irrazionali che sono alla base dei nostri problemi.

Ogni volta andranno analizzati, discussi e cambiati. Dobbiamo chiederci se essi sono reali.

Essendo una modalità nuova di pensare, potrebbe essere difficile all’inizio cambiare il nostro modo di produrre i pensieri.

Dobbiamo sforzarci a pensare in un nuovo modo e sostituire i pensieri negativi, resistere dal tornare agli schemi precedenti finché non avremo nuove convinzioni migliori e soprattutto vere.

Proviamo a disciplinare la mente!

Supera i tuoi blocchi emotivi e scala la vetta del successo!

Scacco matto sulle convinzioni limitanti.

3 tecniche per sbarazzarsi dei pensieri irrazionali

Scendiamo più nel dettaglio e veniamo a noi.

Qui di seguito vi illustrerò tre tecniche per superare i pensieri irrazionali.

Possiamo usare le Tecniche Cognitive, come abbiamo detto prima, attraverso la discussione delle idee irrazionali. Scrivere e confutare i pensieri negativi, fare delle liste dei pro e dei contro dei nostri comportamenti e usare un linguaggio appropriato, in quanto le parole giuste determinano le nostre idee.

In nostro aiuto possiamo usare le tecniche emozionali.

Esporci alle emozioni che desideriamo di meno allarga la nostra finestra della tollerabilità agli eventi negativi della vita.

Accettare che ci sono eventi che non possiamo cambiare e controllare, diminuirà il nostro senso di frustrazione. Infine fare degli esercizi per superare la vergogna, rivelando qualcosa di nostro di intimo per normalizzare i nostri pensieri.

Infine possiamo fare uso delle tecniche comportamentali.

Premiamoci per i successi che otteniamo anche se piccoli, tutte le nostre vittorie vanno celebrate. Davanti ad un evento negativo non freeziamoci e non evitiamolo, l’esposizione a tali accadimenti che ci spaventano, li rendono meno drammatici e ci rendono più forti e tolleranti allo stress.

In conclusione potenziamo le nostre abilità in modo da ottenere i successi che meritiamo e per sconfiggere la sensazione di fallimento.

Come possiamo notare è tutta questione di allenamento!
Questi esercizi sono una vera e propria palestra per la mente!

Come dicevamo prima cambiare non è mai facile e non piace a nessuno!

Tanto meno quando si tratta di cambiare il modo di pensare.
Proprio per questo se pensi di avere delle convinzioni limitanti che in qualche modo penalizzano la qualità della tua vita, ti invito a seguire le mie pagine Facebook e Instagram, dove potrai trovare suggerimenti quotidiani per il tuo benessere e la tua crescita personale.

Supera i tuoi blocchi emotivi e scala la vetta del successo!

“Troppi di noi non vivono i loro sogni perché stanno vivendo le loro paure.”

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