Come sbloccare l’Inconscio ed essere padroni della Mente
Quante volte ti è capitato di rimanere incastrato in un pensiero o in uno stato d’animo? Non sei sbagliato, è l’Inconscio che ti parla!
Il Sesso: la Sacra Forza Vitale
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Il Sesso: la Sacra Forza Vitale
Ma come è stato possibile?
Per secoli, e in parte ancora oggi, il sesso è stato visto come un atto legato al peccato.
Con l’avvento della religione monoteista la sessualità è diventata un argomento dal dubbio valore e della quale vergognarsi.
Il solo parlarne era compromettente e disdicevole.
Anzi, direi esattamente il contrario.
Migliaia di anni fa la sessualità oltre ad essere un aspetto della vita estremamente naturale, aveva anche un altissimo valore sacro ed era presente in tutti i culti e riti spirituali.
Tutto il ciclo vitale era legato alla sessualità e al rapporto armonico con essa.
Se pioveva e se i terreni erano fertili, dando dei raccolti rigogliosi, questo dipendeva dall’energia sessuale.
Nell’era Politeista gli uomini non adoravano un solo Dio ma veneravano molte divinità.
Ogni Divinità era l’espressione di una fonte di energia.
C’erano le divinità della Natura, gli Dei del Sole e della Luna, gli Dei dell’amore, della fertilità, della compassione e, tutti gli aspetti dell’esistenza avevano il loro corrispettivo divino.
Il compito degli uomini era quello di entrare in armonia con tutti questi elementi.
Gli uomini li veneravano perché il loro obiettivo era quello di “specchiarsi” e ricongiungersi ad essi.
Questi aspetti delle Divinità, quindi, non erano altro che connotazioni della nostra psiche.
Per poter crescere, migliorarsi, evolversi e trascendere, gli individui dovevano pregarli e considerarli come un esempio da seguire.
Per ogni aspetto della Divinità che volevano invocare e adorare, esisteva un rituale specifico ma per poterlo mettere in pratica, ogni individuo doveva essere pulito, puro e allineato con l’energia divina.
Fra tutti questi rituali, quello sessuale aveva un valenza importantissima.
Il sesso non era semplicemente un atto riproduttivo o di piacere come lo intendiamo oggi ma era un modo per comunicare con gli Dei e riconoscersi in essi come qualcosa di più che semplicemente un corpo.
Era un modo per integrare corpo e spirito e unire gli aspetti maschili e femminili presenti in ogni essere umano.
Ogni individuo per vivere in armonia con l’Universo, doveva avere bilanciati sia gli aspetti maschili (razionalità, forza, coraggio ecc) sia quelli femminili (gentilezza, sensibilità, tolleranza, creatività ecc).
A quei tempi, oltretutto, non c’era una distinzione o una competizione di genere, come avviene attualmente.
Era infatti risaputo che l’uno senza l’altro non poteva esistere e gli esseri umani dovevano vivere in sintonia con questi due aspetti.
Questa importantissima conoscenza veniva trasmessa di generazione in generazione e ogni persona sapeva che il sesso era la scintilla divina che consentiva questo equilibro.
Il sesso era l’origine della vita e, nella sua pratica, si onorava la creazione, la fonte della crescita e dell’evoluzione sia fisica e sia spirituale.
Ogni giorno, da 40 giorni, il gigante insieme all’esercito dei Filistei, si presentava davanti all’accampamento Ebreo.
Poi si batteva il petto in tono intimidatorio e, in segno di sfida, tirava un urlo così forte da far vibrare la polvere, alzata dal vento.
Sfortunatamente, con l’avvento della religioni monoteiste, si iniziò a condannare il sesso e tutte le espressioni ad esso collegate come la nudità, il corpo, il piacere, l’erotismo e la seduzione.
Condannando la sessualità come una pratica “bassa”, sporca e pericolosa, inevitabilmente si perse anche il valore spirituale della crescita e dell’evoluzione.
Ma non solo.
Le donne, in quanto espressioni della creazione e della tentazione, vennero viste come manifestazione del demonio.
Quando dio si fece uomo, infatti, la donna divenne il frutto del peccato e si insegnò al genere maschile che era superiore a quello femminile.
Questa fu la grande disgregazione dell’Amore.
Metterci gli uni contro gli altri e inferiori rispetto a dio, determinando così la prima dissociazione tra cuore e sesso.
Le divinità femminili iniziarono a scomparire e le donne divennero delle streghe da uccidere, perseguitare e bruciare vive.
Fu la fine dell’Amore e dell’armonia fra cuore, mente, spirito e corpo.
Il prezzo che abbiamo dovuto pagare e che stiamo pagando ancora adesso è stato quello di doverci dimenticare di quel mondo antico così “ricco”, completo, bilanciato e felice.
Sajeeva Hurtado, ricercatrice colombiana, creatrice della tecnica di Respirazione Ovarica e Alchimia Femminile, spiega meravigliosamente cosa sta accadendo.
Prendo a prestito le sue illuminate parole:
“Con questa separazione iniziò la degenerazione umana, poiché smise di esistere il DATORE – RECETTORE dell’energia maschile – femminile, che cominciò a divenire il DOMINATORE – DOMINATO.
Siamo una razza fatta di paura, di minacce e di disconnessione, ci siamo dimenticati la nostra origine divina, abbiamo dimenticato che ci sono padre e madre celesti, e per questo crediamo e agiamo uno davanti all’altro con quest’impulso malato di sottomettitori e sottomessi, che si riflette in tutto.
Per molti secoli quest’informazione rimase occulta e fu trasmessa solo oralmente di generazione in generazione.
Tuttavia oggi ci troviamo in altri tempi, in un’altra epoca.
Siamo nell’Era dell’Acquario e questa era parla del risveglio dell’energia femminile e, il centro dell’energia, femminile è il cuore.
Non parla del risveglio della donna, bensì dell’aspetto femminile umano.
Uomini e donne dobbiamo tornare al cuore e da lì tornare al sesso e da lì ritornare alla nostra origine Divina, tornare al padre e alla madre, alla fonte della vita, per poter ricordare chi siamo e vivere allineati con il nostro proposito divino”.
Per questo motivo abbiamo bisogno dell’energia sessuale.
Nulla si può creare e può esistere senza di essa.
Ma per ridonare alla sessualità il suo valore positivo, dobbiamo risvegliare il nostro cuore, la nostra antica saggezza, la nostra purezza e la nostra dimenticata gentilezza d’animo.
Per risvegliare il cuore, serve aprire gli occhi e guardare il mondo con uno sguardo nuovo.
Con quello sguardo che avevamo un tempo e dove l’altro non era qualcosa di diverso o distante da noi ma, bensì, era una parte integrante di noi stessi.
Era parte del nostro tutt’uno.
Nell’altro, dobbiamo riconoscerci e rivedere, finalmente, il divino che è in noi.
“Dio è in tutto e tutti, la Dea è in tutto e in tutte”, ribadisce Sajeeva Hurtado.
“E l’unione di questi è l’unica vera unione che crea la vita.
L’incontro di uomini e donne, partendo dal cuore, cambierà l’ordine involutivo in cui si trova l’umanità e ritornerà un ordine evolutivo e di ascensione”.
Imprenditore con 30 aziende e oltre 290 dipendenti.
Formatore e ideatore del percorso di evoluzione personale Io Creo il Mio Destino.
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