Quante volte ti è capitato di dover aspettare qualcosa che sembrava non arrivare mai?
L’arte di aspettare non è affatto semplice da imparare, ma esiste qualcosa che può aiutarci?
Ti è mai capitato di dover aspettare l’autobus e di non vederlo arrivare mai?
Di aspettare una persona per il vostro primo appuntamento e di vivere un’attesa infinita seduto al tavolino di quel bar?
Di dover aspettare il responso di un colloquio di lavoro e di sentire il peso di ogni giorno che passa?
Attese
L’altro giorno stavo aspettando che mio figlio uscisse da scuola, avevo corso tutto il giorno (come spesso mi capita) e non avevo ancora finito le cose da fare.
Ad un certo punto le classi hanno cominciato ad uscire ma non arrivava mai quella di mio figlio.
Mi stavo cominciando ad innervosire, dove stava?
“Un’attesa infinita” ho pensato.
Attesa … è tanto tempo che non mi capitava di aspettare qualcuno o qualcosa.
Ogni volta che penso o sento questa parola non posso fare a meno di ripensare alle lunghe attese che facevo nella sala d’attesa della mia pediatra da bambino.
Me la ricordo perfettamente quella stanza, mi sembrava tutto sempre estremamente bianco in quel piccolo studio: le pareti bianche, il pavimento bianco, la scrivania bianca, persino le persone erano vestite di bianco, con dei lunghi camici e scarpe bianche ai piedi.
Non mi piaceva andare dalla pediatra, però in quella sala d’attesa il tempo sembrava seguire un corso un po’ diverso, mi divertivo a inventare storie su quelle persone che vedevo passare e a immaginare avventure assurde che avvenivano in quel posto.
Era un’attesa che si riempiva sempre di immagini e storie, di avventure… e alla fine si faceva piccola perché impiegavo quel tempo passeggiando nella mia fantasia.
Ecco che mio figlio mi viene incontro, finalmente l’attesa è finita: posso abbracciarlo.
La pazienza di chi sogna
Così ho pensato a questa cosa: sarei ancora in grado di vivere l’attesa così come la vivevo da bambino?
E la risposta sincera è stata: no.
Vivo una vita che mi gratifica sotto tantissimi punti di vista, però mi ritrovo sempre ad avere le giornate piene di appuntamenti e cose da fare.
Da tanto tempo non mi capitava di aspettare qualcuno o qualcosa di importante, di ritrovarmi in quell’asset mentale che si prova solo ed esclusivamente quando si sta in attesa.
Probabilmente se non mi fossi ritrovato ad aspettare mio figlio all’uscita da scuola, non avrei mai avuto modo di ragionare su questa cosa:
cos’è cambiato da quando ero bambino a oggi?
Come mai non sono più in grado di vivere l’attesa con quella stessa magia?
Perché è diventata una cosa negativa?
Una perdita di tempo?
Mi è sempre piaciuto sognare ad occhi aperti. Probabilmente sono stato un sognatore fin da quando ero bambino e, se oggi sono arrivato ad avere la possibilità di parlare con tante persone meravigliose attraverso il mio blog, è perché non ho mai smesso di sognare.
La mia infanzia non è stata sempre una passeggiata: prima l’abbandono di mia madre, poi le difficoltà economiche, la periferia (che a volte sa essere davvero crudele), le delusioni…
Eppure ho sempre trovato la voglia di sognare una realtà diversa, di immaginare un mondo migliore, più magico.
E se oggi sono qui è perché ho avuto la pazienza che, secondo me, hanno i sognatori.
Perché ho imparato da ogni secondo della mia Attesa, perché non ho perso la capacità di sognare e ho continuato a farlo fino a quando non ho realizzato che potevo davvero raggiungere quello che desideravo.
Posso davvero vivere la vita che sogno: trovare una persona che mi ami e da amare, mettere su una famiglia, avere successo nel lavoro, essere circondato da persone meravigliose di cui mi fido… posso tutto.
Il compromesso da accettare?
L’attesa.
Che non è neanche un compromesso, perché tutto il tempo che ho aspettato prima che la mia vita veramente cominciasse a migliorare, tutte le donne che mi hanno spezzato il cuore, tutti gli amici che mi hanno tradito, tutti i primi fallimenti nel lavoro, tutte queste cose che ho vissuto nell’attesa di cambiare vita mi hanno permesso di cambiarla davvero.
Senza quella variabile di tempo, quelle delusioni, quei pianti, quei fallimenti, quella solitudine, non sarei mai arrivato ad avere tutto ciò che ho ora.
Chi sogna ha sempre uno zaino pieno di pazienza nell’anima.
Chi ha pazienza sa imparare dalle attese.
Sa guardare le attese, le sa vedere con gli occhi di un bambino come un momento dedicato alla creatività, alla costruzione di qualcosa di grande.
Il paradosso dell’Attesa
Quindi qual è la soluzione per vivere meglio l’Attesa?
Semplice: smettere di attendere e vivere il presente!
In che modo?
Prendendo consapevolezza !
Devi prendere consapevolezza che tutto ciò che accade, accade in quel luogo dello spazio tempo a cui è destinato.
Tutto ciò che vivi, avviene quando deve accadere, perché IL CASO NON ESISTE!
Se riesci a prendere veramente consapevolezza del presente ti renderai conto di una cosa: la vita è fatta di attimi che si rincorrono seguendo una legge universale, che noi possiamo leggere come un normale processo ma che in realtà è impregnato di una magia extra ordinaria, ossia la PRESENZA.
Quando si partecipa al presente assecondando la sua magia tutto diviene impermanente e sorprendente allo stesso tempo, i colori diventano più vividi, e lo sguardo di qualsiasi persona può diventare il punto di partenza per fare una nuova vita.
Allora e solo allora l’attesa diventa un piacere.
Come recita una celebre frase: “è l’attesa del piacere il piacere stesso”.
Come si fa a saper aspettare?
Quindi come si fa ad imparare ad aspettare?
Praticando la presenza mentale, che può avere sulla tua vita lo stesso effetto di un miracolo.
Essere presente mentalmente ti permetterà di non giudicare più nessuna situazione, ma al contrario di accoglierla con amore e compassione .
In questo modo, riuscirai a cogliere l’immenso potenzialmente che si nasconde dietro a qualsiasi situazione, anche a quelle più problematiche e sfidanti.
Oserei dire che la presenza mentale è più di un’attitudine: è una pratica, è abbracciare uno stile di vita che ti permetterà di aprire un varco tra la nostra coscienza e quella dell’intero universo.
Sapremo riconoscere le sue leggi dietro a tutti gli avvenimenti, anche ai più piccoli, e comprenderemo che ogni giorno ci viene data l’opportunità di fare qualcosa di straordinario, proprio nella più piccola delle azioni della nostra quotidianità.
Seminare il tempo dell’Attesa
Quando siamo in grado di aspettare in modo consapevole, ogni momento della vita diventa un’opportunità per apprendere qualcosa di nuovo, per crescere ed evolvere.
Saper aspettare significa anche comprendere che ogni situazione, sia essa positiva o negativa, ha una sua ragione d’essere e una sua lezione da insegnarci.
Il tempo dell’Attesa semina i campi dei nostri futuri successi.
In che modo?
Ecco qualche consiglio utile!
Quando ci troviamo di fronte a una situazione difficile, l’attesa può diventare un momento per riflettere e per cercare una soluzione. Possiamo usare quel tempo anche per meditare, per raggiungere uno stato di calma e per visualizzare il futuro che desideriamo.
Può diventare anche un momento per connetterci con gli altri, per avere una conversazione, per sorridere o per fare nuove amicizie.
Invece di vederla come un momento di noia o frustrazione, possiamo usare l’attesa come fonte di ispirazione e di gratitudine.
In definitiva, l’arte di saper aspettare non è solo un’abilità che ci permette di gestire meglio il nostro tempo e le nostre emozioni, ma è anche un’opportunità per crescere come esseri umani.
Quindi, la prossima volta che ti trovi ad aspettare qualcosa, prova ad essere presente nel momento, prendi consapevolezza del tuo respiro, dei suoni intorno a te, delle emozioni che provi.
Sii aperto e curioso verso ciò che ti circonda e usa l’attesa come un momento per imparare qualcosa di nuovo su te stesso e sul mondo che ti circonda.
L’arte di saper aspettare è un’abilità che può essere coltivata e migliorata con la pratica e la consapevolezza.
Con il tempo, imparerai ad apprezzare l’attesa come un momento per connetterti con il presente e per creare un futuro migliore per te stesso e per gli altri.
Costruisci il tuo destino a partire da oggi!
Il consiglio che ti dò è di cominciare a lavorare immediatamente su te stesso per rendere i momenti di attesa il tempo più prezioso della tua vita!
Elimina la noia dalla tua vita e le perdite di tempo (niente più ore ed ore passate sui social media!) e trasforma ogni singolo secondo della tua vita nella chiave del tuo successo!
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Vedrai che il tempo che dedicherai allo sviluppo della tua consapevolezza ti tornerà indietro come successo!
A presto,
Leonardo Leone