Siamo ciò che pensiamo: la legge d’attrazione ci mostra la potenza della nostra mente
Nei primi anni 2000 nasce una nuova teoria: quella della Legge di Attrazione.
Questa teoria prende spunto dalla fisica quantistica, sostenendo che la mente degli esseri umani si comporta come un magnete.
Secondo questa teoria, attraverso i nostri pensieri, siamo in grado di influenzare ciò che avviene nella nostra vita.
La teoria fisica alla base della legge di attrazione
Alla base della Legge di Attrazione c’è la convinzione che i nostri pensieri si comportano come delle emanazioni elettromagnetiche, e sono quindi in grado di creare delle connessioni con tutto ciò che vibra ad una frequenza simile.
Dobbiamo immaginare che i nostri pensieri siano delle onde capaci di viaggiare per l’universo più velocemente della luce e che nel corso del loro “viaggio” attirano tutte le onde che si muovono allo stesso ritmo e nella stessa direzione.
Secondo la fisica quantistica non esiste un qualcosa di immutabile, tutto si realizza sotto forma di una gamma infinita di possibilità.
La nostra vita quindi è un susseguirsi di scelte che facciamo, e ad ogni svolta mentale che escludiamo, eliminiamo le infinite possibilità che sarebbero nate nel caso in cui avessimo scelto di perseguire quella strada.
Quando si parla di Legge di Attrazione, spesso si utilizza l’espressione “osservare una possibilità“.
Con questa espressione non si intende l’azione pratica di osservare qualcosa o qualcuno, piuttosto quella di sentire profondamente le nostre emozioni e ascoltarle, perché è proprio questo che le rende realizzabili.
Qualsiasi evento positivo o negativo può essere attratto dalla nostra mente, dai nostri pensieri.
Psicologia e Legge di Attrazione: gli esercizi
La Legge dell’Attrazione ha molti punti in comune con un comprovato meccanismo psicologico noto come “Effetto Pigmalione” o “ Effetto Rosenthal“.
L’Effetto Pigmalione deriva dagli studi condotti sulla “profezia che si autoavvera”, ovvero una previsione che si realizza proprio perché è stata espressa.
Ma cosa significa tutto questo?
L’effetto Pigmalione o effetto Rosenthal (dal nome dello psicologo tedesco che lo ha per primo studiato) è un meccanismo di suggestione psicologica per il quale i risultati di una persona vengono influenzati dalle aspettative di chi gli sta intorno.
Il nome deriva da un antico mito greco raccontato da Ovidio nelle sue Metamorfosi in cui Pigmalione, che era uno scultore, aveva realizzato una statua di una donna talmente bella da essersene innamorato.
Il mito racconta che Pigmalione desiderò tanto ardentemente che quella statua fosse reale, che Afrodite avverò il suo desiderio e le diede vita.
L’effetto Pigmalione spiega quindi il fenomeno della cosiddetta “profezia che si auto-avvera” proprio perché dimostra che le proprie ed altrui aspettative finiscono per trasformarsi in realtà.
Così come afferma la Legge dell’Attrazione, i nostri pensieri influiscono nella nostra vita.
Il meccanismo psicologico dell’effetto Pigmalione è stato dimostrato più di 50 anni fa, in un famoso esperimento.
L’effetto Pigmalione nell’esperimento di Rosenthal sulla legge di attrazione
L’esperimento di Rosenthal fu condotto nel 1964 all’interno di una scuola elementare negli Stati Uniti.
I bambini della scuola furono sottoposti ad un test del QI, Rosenthal stesso comunicò agli insegnanti quali fossero i bambini “più intelligenti” secondo i risultati del test, e si raccomandò di tenere segreta l’informazione e di trattare i bambini più “dotati” esattamente come gli altri.
La verità? I bambini che erano stati presentati agli insegnanti come più intelligenti erano stati scelti casualmente e non erano effettivamente quelli con i punteggi più alti!
Nonostante questo, quando un anno dopo Rosenthal tornò nella scuola, vide che i risultati dei bambini che lui aveva indicato agli insegnanti come più intelligenti erano migliori e più alti degli altri esclusi dalla selezione!
Quindi? Cosa era accaduto?
Era successo che l’aspettativa degli insegnanti durante l’anno aveva condizionato in maniera positiva il rendimento dei bambini sulla lista, il fatto straordinario è che questo condizionamento era stato impresso in maniera del tutto inconscia dato che agli insegnanti era stato chiesto di trattare quei ragazzi come gli altri e loro erano convinti di aver rispettato le indicazioni.
Eppure, in qualche maniera, avevano trasmesso ai supposti “più intelligenti” dei segnali diversi da quelli trasmessi al resto della classe.
Questo non dimostra quindi che la nostra mente ha un potere ben oltre quello che immaginiamo? Che i nostri pensieri sono in grado di trasmettere delle energie che influenzano quello che ci circonda?
La Legge dell’Attrazione ci vuole insegnare proprio questo: la potenza della nostra mente e dei nostri pensieri.
Ovviamente perché una cosa si realizzi non basta semplicemente pensarla, ma appunto osservare la possibilità reale di quel pensiero, come dicevamo all’inizio.
Il Mindset giusto sono gli esercizi perché funzioni la Legge di Attrazione
La professoressa Carol Dweck della Stanford University, in una serie di famosi esperimenti ha identificato fra i suoi studenti due tipi di mindset.
Ma cos’è un mindset?
La professoressa Carol Dweck definisce la modalità di pensare e le proprie convinzioni con il termine mindset.
Il termine nasce nella psicologia cognitiva, e si riferisce al modo in cui le persone processano le informazioni.
Ciascuno di noi ha una limitata capacità di assorbire e trattare le informazioni.
I mindset, ovvero la mentalità di ogni persona, aiutano a filtrare ciò che assorbiamo e come lo si interpreta. Possedere un certo mindset significa anche agire di conseguenza.
Quindi il mindset è legato alla sfera cognitiva ma anche a quella dell’azione.
Cosa c’entra il mindset con la Legge dell’Attrazione?
La professoressa Dweck ha individuato due tipologie di persone:
I Fixed mindset: persone che credono che le loro capacità, la loro intelligenza, i loro talenti, siano dei tratti stabiliti, con limiti fissi e immutabili.
I Growth Mindset: persone che credono che le loro abilità, la loro intelligenza e i loro talenti possano essere sviluppati attraverso la determinazione e l’apprendimento come risultato di un insegnamento adeguato.
Il punto, quindi, non è semplicemente pensare se si è bravi o meno nel fare qualcosa, o se si può o meno raggiungere quell’obiettivo; il segreto sta proprio nel pensare che è possibile migliorare, come fanno i Growth Mindset, oppure nel partire sconfitti in partenza andosi per spacciati, come fanno i Fixed Mindset.
La Legge dell’Attrazione ci insegna che il nostro modo di pensare, i nostri pensieri, ci condizionano veramente la vita. Non bisogna accontentarsi di quello che crediamo possibile, dobbiamo spingerci oltre, perché la nostra mente è più potente dei limiti che la società ci ha imposto.
Non bisogna focalizzarsi su una visione precostituita dell’altro o di sé stessi. L’Universo vive nelle sue stesse infinite possibilità, in continua evoluzione, potenzialmente senza limiti, come la nostra capacità di pensieri.
Come dice San Francesco:
“Cominciate col fare il necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile”.
Esercizi per La Legge di Attrazione
Esistono sette semplici passi con cui cominciare a mettere in pratica questa legge:
- PENSARE CHE PUOI TUTTO: quando vuoi ottenere qualcosa, pensala per obiettivi.
Ricorda, puoi fare qualsiasi cosa ma devi essere tu il primo a crederci, se non lo fai tu, nessuno lo farà al posto tuo.
Se pensi a un obiettivo come irraggiungibile è certo che tu non riuscirai a realizzarlo! - LA CONCENTRAZIONE È LA CHIAVE DEL TUO SUCCESSO: aumentare il proprio livello di concentrazione su un obiettivo moltiplica le possibilità di successo. Concentrarti su troppe cose contemporaneamente non ti porta a risultati, come dice il proverbio “chi troppo vuole nulla stringe”. Procedi step by step. Arriverai al tuo successo.
- ALLONTANA LE INSICUREZZE: trova il giusto equilibrio tra logica e istinto. Fa parte della natura umana vivere dei momenti di insicurezza e dubbio, non lasciarti demotivare, trova il giusto equilibrio tra cuore e cervello e impara a comprendere quando arriva il momento di cambiare strada.
- VISUALIZZARE I TUOI OBIETTIVI: visualizzare il punto e l’obiettivo a cui vuoi arrivare renderà ancora più potente il tuo pensiero e la tua capacità di raggiungerlo.
- OGNI PERDITA È UN INSEGNAMENTO: anche quei momenti o quegli avvenimenti che vivi come una sconfitta possono essere dei potenziatori per la tua mente. Non coltivare l’energia negativa, libera la tua mente e lasciala andare oltre ciò che vivi come un fallimento. Ti ritroverai ad immaginare nuove possibilità che prima non avevi neanche in considerazione.
- CIRCONDATI DI POSITIVITÀ: le energie positive vanno coltivate. Partendo dalle persone di cui ti circondi, fino ai film che vedi, alle attività che fai, alla musica che ascolti, cerca di fare e vivere situazioni che coltivino il positivo. Pensare positivo è anche un’abitudine!
- MANTRA E MEDITAZIONE: sia i mantra che la meditazione possono aiutare a raggiungere la capacità di “osservare le possibilità” in modo nuovo e positivo!
Prima di lasciarti, ecco per te una frase di Albert Einstein:
“L’immaginazione è tutto. Ci rappresenta le future attrattive della vita.”
Albert Einstein